
DI MINUTI IN ORA
Sergio Minuti al Liceo artistico di Macerata
La settimana scorsa, in un’assemblea molto partecipata, gli alunni del Liceo artistico “Cantalamessa” hanno incontrato Sergio Minuti, artista, animatore di cartoni animati ed illustratore. L’evento è stato organizzato dalle classi 4B, 4D e 4E dell’istituto, guidate dalle professoresse Giuditta Messi e Cristiana Torresi, per far conoscere un personaggio di rilievo del settore e farlo dialogare con studenti per i quali il disegno, l’animazione e in generale l’attività grafica e creativa rivestono un ruolo importante nel percorso formativo che stanno seguendo.
Protagonista di una lunghissima carriera, creatore di storie e animazioni per bambini con grande diffusione soprattutto negli anni settanta e ottanta, creatore di cortometraggi e opere vendute anche all’estero, opere che gli sono valse molti premi anche internazionali, Sergio Minuti è un artista di grande rilevanza nel panorama dell’animazione e dell’illustrazione italiana. Accompagnato dalle figlie Donatella (che ha partecipato all’organizzazione), Letizia e Simonetta, e dal nipote Filippo Adriani, ha raccontato agli studenti di oggi la sua vita e la sua esperienza come creativo e animatore.
L’importanza dell’incontro è stata sottolineata dalla presenza degli assessori Catiuscia Cassetta e Riccardo Sacchi, da quella di Marco Marcucci dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, di Marco Storani, Art Director e regista di cartoni animati, di Manola Piselli, grafica ed Illustratrice e di Furio Minuti, designer e nipote di Sergio.
La mattinata è iniziata con una presentazione dell’artista preparata da una studentessa, seguita da una breve animazione creata dai ragazzi, da cui è scaturito il titolo all’incontro, ossia “Di Minuti in ora”.
Sergio Minuti ha poi condiviso ricordi personali, come gli anni della scuola durante la guerra, quando il suono delle sirene e le evacuazioni erano all’ordine del giorno e inoltre gli insegnanti cambiavano sempre; ha raccontato in particolare della “Scuola d’Arte”, nome che aveva allora l’odierno Liceo artistico, che ha frequentato tra il novembre 1944 e il giugno 1948. Ha parlato della sua passione per il disegno, nata nella bottega di calzature dei genitori, e del suo primo incontro con il capolavoro Disney Biancaneve e i sette nani, che, come ha voluto sottolineare, ha segnato profondamente il suo immaginario.
Ha poi raccontato dei suoi primi lavori, per una mostra di una ditta di macchine fotografiche, per la Upim a Macerata come vetrinista (“ho decorato le cose più strane e quando ho lasciato tutti mi chiamavano per fare vetrine”). Quindi ha parlato degli inizi della sua carriera a Roma, quando rispose a un annuncio della Fax Film per disegnatori; e del ritorno a Macerata, dove il Ministero del Lavoro gli chiese di organizzare corsi per apprendisti cartoonisti presso l’Accademia. In Italia erano pochi gli esperti in questo campo e anche la televisione li cercava.
La sua esperienza si è poi consolidata con la fondazione della URBS Film, con cui ha creato e prodotto diversi cortometraggi e film didattici per la Rai e ha rappresentato una realtà importante per il nostro territorio, contribuendo a formare molti talenti locali. Tra i suoi successi più importanti, Minuti ha ricordato Il trenino del pianeta favola, un film trasmesso per dieci anni anche negli Stati Uniti, e il fumetto La famiglia de Cubettis, nato da un giocattolo a forma di cubo.
Sono stati quindi presentati alcuni lavori di Minuti ed è stato proiettato uno dei suoi cartoni. Mostrando una delle sue tavole, alcuni disegni sui suoi personaggi e modellini di giocattoli, Minuti ha detto “senza gomma non faccio niente”, evidenziando dunque la necessità di correggere continuamente e migliorare. “Bisogna essere anche cattivi con sé stessi” ha poi affermato, sottolineando il valore della dedizione al lavoro nella creazione artistica (“durante la mia attività lavoravo tutto il giorno e andavo a dormire alle due”).
Gli studenti hanno quindi posto una serie di domande, soprattutto sulla questione dell’ispirazione. “Ho la sfortuna che le idee mi vengono sempre”, ha risposto scherzando Minuti, sottolineando che con un po’ di fantasia si fa tutto. Riguardo a ciò ha ricordato che ad esempio Cleto testarossa (uno dei suoi personaggi animati) gli venne osservando le formiche rosse (“quelle che pizzicano”); o anche di quando gli chiesero di fare un cartone animato sul tema del risparmio, e l’idea gli venne ripensando alla favola della cicala e della formica, rivisitando la vicenda in modo personale.
Gli è stato chiesto poi un parere circa i cambiamenti vissuti negli ultimi decenni dal mondo dell’animazione e Minuti ha risposto che lui è partito come un tradizionalista, è “nato con la matita in mano”, ma poi si è dovuto adattare capendo che doveva assolutamente imparare anche il digitale. Certo oggi sembra “tutto troppo elettronico”, ma è necessario adattarsi ai tempi e, come ha confermato anche il nipote Filippo, l’abilità con il digitale è sempre più richiesta.
Quando poi un ragazzo ha chiesto qual è il consiglio più importante che darebbe ai giovani interessati al fumetto, ha risposto con un suggerimento molto significativo: “Pensate alla vostra storia, non copiate mai quella degli altri.” E ha ricordato ad esempio che molti paesaggi in cui sono ambientate le sue opere si ispirano alla terra marchigiana, come dimostra la Macerata vista dall’alto in uno dei suoi cartoni animati.
L’evento si è concluso con la consegna a Sergio Minuti di un “Oscar alla carriera”, una statuetta dorata (con una matita vera nelle mani), realizzata dagli studenti di Arti figurative del liceo, un segno di riconoscimento per il grande contributo dato al mondo dell’animazione e dell’arte grafica.
A fine giornata Minuti ha lasciato un messaggio forte e chiaro: “Per fare una cosa seria ci vuole tempo e pazienza; ma non bisogna mai perdere il piacere di disegnare e di creare. Quando insegnavo all’Accademia dicevo agli studenti: se non vi divertite andatevene!”
Un consiglio prezioso per le nuove generazioni, e più direttamente per gli studenti che hanno partecipato con attenzione all’incontro e che faranno senz’altro tesoro di un racconto ricco di passione, che potrà stimolarli a perseguire i propri sogni con determinazione e gioia.
Macerata, 25 gennaio 2025











