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Gli studenti in “Viaggio del ricordo”

Macerata, venerdì 12 aprile ore 6.00. Partenza di 16 studenti, vincitori del concorso “Viaggio del ricordo” per Trieste e l’Istria. 

Così è iniziata la splendida esperienza, molto formativa, di alcuni studenti del Liceo Artistico (Leonardo Cacchiarelli, Sonia Giorgetti, Greta Morgese, Elena Ruggeri, Matteo Sileoni, Nicolas Taffetani), del Liceo Linguistico (Aurora Gatti, Camilla Germondani, Martino Giustozzi, Diana Passarini, Benedetta Rita Speranza, Chiara Stefoni) e del Liceo Scientifico (Nicolas Calabrese, Elena Cesca, Giacomo Pierini, Giulia Zamputi) di Macerata nei luoghi in cui si è consumata una triste pagina della nostra storia, ancora troppo poco conosciuta: quella dello sterminio di diverse migliaia di italiani gettati nelle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata durante il periodo 1945-1956.

Il concorso messo al bando dal Comune di Macerata, con la collaborazione dell’Associazione dell’Unione degli Istriani, di cui il signor Emanuele Piloni è coordinatore per la nostra regione, e il patrocinio della Regione Marche, richiedeva agli studenti di realizzare un elaborato scritto o audiovisivo sul tema, con lo scopo di approfondire un argomento, appena citato nei testi di storia, che ha riguardato circa 250-300.00 italiani che sono stati costretti, dal comandante jugoslavo Tito e dai suoi partigiani a lasciare l’Istria, un territorio italiano in antichità, rientrato nei nostri confini nel 1918.

Gli studenti, seguiti da alcuni loro insegnanti, hanno realizzato documentari con interviste, elaborati storici, monologhi, racconti illustrati, pagine di giornale con grande capacità di ricerca storica, indagando e cercando di scoprire una verità che, per motivi politici interni ed internazionali, è stata nascosta, da alcuni addirittura negata, per troppo tempo.

Afferma Matteo Sileoni del 5°D del Liceo Artistico: “Partecipare con un lavoro personale, che ha comportato fare ricerche e informarsi sugli eventi e poi visitare dal vivo i luoghi e i musei che fanno parte della nostra storia, è stato molto interessante e ha arricchito il mio bagaglio umano e culturale con esperienze che porterò con me per il resto della mia vita. Durante questo viaggio ho provato emozioni forti entrando in empatia con la storia di altre persone.”

Il viaggio, di tre giorni, prevedeva la visita ad alcuni luoghi particolarmente significativi della Prima e della Seconda guerra mondiale.

Al Sacrario Monumentale di Redipuglia, dove sono sepolti 100.000 soldati, gli studenti hanno incontrato il Presidente dell’Unione Istriani, Massimiliano Lacota, il vicepresidente, Enrico Brandmayr e il senatore Roberto Menia che è stato il promotore della legge che ha permesso l’istituzione del Giorno del ricordo, ormai in vigore dal 2004. Costoro hanno sottolineato come la memoria collettiva debba rimanere viva per non dimenticare gli orrori che sono stati compiuti e del ruolo fondamentale che le nuove generazioni hanno nel tramandare queste terribili vicende vissute sulla pelle di tanti connazionali. 

Interessante è stata anche la visita a San Martino del Carso al cippo di Filippo Corridoni, morto in guerra nel 1915, e al “Museo della Grande guerra” allestito dal gruppo Speleologico Carsico dove sono esposti numerosi reperti e materiali recuperati nelle caverne e trincee del territorio circostante. 

Nel secondo giorno, il tour nell’Istria, un tempo territorio italiano, ha suscitato negli studenti e nei docenti accompagnatori un sentimento di stupore per la bellezza dei paesaggi e la storia di quei luoghi. Accompagnati dal Presidente Massimiliano Lacota e dal Segretario generale Raffaele Tamaro dell’Unione Istriani, è stato possibile rendere omaggio a Norma Cossetto, nel cimitero di Santa Domenica di Visinada. Simbolo innocente di una inutile strage, Norma fu una giovane italiana che venne stuprata e gettata in una foiba, solo per il fatto di essere figlia di un podestà e per essersi rifiutata di entrare nel movimento partigiano. Aurora Gatti del 5° F del Liceo Linguistico la ricorda così nel suo monologo: “Ricordo tutto della mia breve vita messa da parte di chi venne dopo di me, nascosta dai libri di storia. Non posso dimenticarla, non voglio. Spero questa mia volontà possa allora essere condivisa e onorata da chi, dopo 80 anni, legge la mia storia”. 

Il giro è proseguito con la visita a Parenzo, città dalla ricca storia con la sua splendida basilica Eufrasiana, patrimonio Unesco, e a Grisignana, un paese spopolato in inverno che d’estate si trasforma in un rinomato centro culturale in cui si aprono accademie di danza, recitazione, pittura e musica che richiamano numerosi turisti. Afferma Sonia Giorgetti del 5° D del Liceo Artistico: “Visitare questo paesino ha suscitato in me una certa angoscia poiché nel mio lavoro ho intervistato la signora Maria Benci, un’esodata nativa di questo luogo, e sono consapevole del suo trascorso che si cela in quelle viuzze, ma anche soddisfazione perché ho arricchito il mio bagaglio culturale poiché ho visto realmente ciò che dapprima ho approfondito con la testimone”. 

Ultima tappa di questo meraviglioso tour è stata Pirano, che con la sua pregevole architettura veneziana ricorda i fasti di un tempo. “A Pirano- afferma la professoressa Roserita Calistri- il segretario generale Tamaro ha trasmesso a noi tutti, nel suo modo di raccontare la storia di questo luogo stupendo per arte e paesaggio, un profondo e doloroso amore verso questa città da cui provenivano i suoi nonni. Ho percepito che pur essendo passati ormai tanti anni, l’amarezza, la pena di aver perduto una terra, una parte di patria è ancora un’emozione particolarmente sentita”. 

Il programma del terzo giorno è stato particolarmente toccante, infatti le mete riguardavano i siti destinati ai profughi e le foibe. Accompagnati del Vicepresidente Enrico Brandmayr gli studenti si sono recati alla foiba di Basovizza, dove hanno compreso maggiormente cos’è l’infoibamento, quanti italiani hanno perso la vita e il modo in cui sono stati uccisi. Ma l’emozione più forte è stata provata da tutti i partecipanti all’abisso Plutone, una terribile voragine in mezzo ad una vegetazione rigogliosa ed amena, dove l’accompagnatore ha fatto comprendere, con un semplice gesto quanto siano profonde queste cavità. Dice Greta Morgese del 5° D del Liceo Artistico: “Sono stata molto toccata dalle interessanti spiegazioni delle guide e in particolare mi ha colpita molto l’esperimento che abbiamo fatto lanciando dei sassi nella foiba per capire quanto fosse profonda. In quell’istante mi sono commossa e mi sono sentita vicina alle vittime.” Continua Sonia Giorgetti sempre del 5°D: “ho provato terrore sulla mia pelle quando ho realizzato quanto è profonda una foiba, tramite il lancio di un sasso. E pensare che al posto di quel pezzo di roccia ci finivano esseri umani, mi fa rabbrividire”.

Al Museo di Padriciano si è maggiormente compresa la disperazione di molte famiglie che nel fuggire dall’Istria hanno dovuto abbandonare tutto ciò che avevano costruito. Racconta ancora Sonia Giorgetti del 5° D: “mi sono commossa durante la visione di un filmato che descriveva la fuga da Pola, l’ansia, il vuoto, l’ingiustizia, il dolore per la perdita di ogni cosa e il terrore che le persone erano costrette ad affrontare. Questa esperienza è stata particolarmente formativa sotto ogni aspetto, da quello scolastico inerente al programma di studi, a quello personale legato alla mia presa di coscienza di ciò che è stato.”

In ultimo, prima dei saluti istituzionali con gli esponenti dell’Unione degli Istriani a Trieste, era d’obbligo la visita alla Risiera di San Sabba, unico campo di sterminio nazista in Italia in cui molti ebrei e prigionieri vennero uccisi o da lì deportati nei lager tedeschi o polacchi.

“Attraverso questo progetto mi sono avvicinata maggiormente ad un tema che prima d’ora non avevo mai affrontato. Vincere il concorso è stato non solo una soddisfazione, ma anche e soprattutto un’occasione che mi ha permesso di entrare nel vivo di questi avvenimenti.” Greta Morgese 5°D Liceo Artistico

“Per me, la parola che meglio racchiude questa esperienza è: SCOPERTA. Infatti è stata una scoperta iniziale quella del lavoro proposto su un argomento ed una storia di cui non ero a conoscenza ed è stata una scoperta capirne le dinamiche dal vivo e conoscere luoghi che un tempo appartenevano all’Italia”. Nicolas Taffetani 5° D Liceo Artistico

“Credo sia stato un viaggio davvero interessante che ci ha permesso di visitare Paesi confinanti al nostro e località un tempo italiane meno conosciute rispetto ai soliti luoghi d’interesse della nostra Nazione. Ciò ci ha permesso di apprezzarne la cultura e soprattutto la storia, la quale risulta ancora nascosta a molti e perciò deve essere scoperta e raccontata”. Elena Ruggeri 5°D Liceo Artistico

“Il viaggio del ricordo è stata un’esperienza formativa che sotto certi aspetti non avrei immaginato. Avere avuto la possibilità di conoscere una pagina di storia italiana visitando luoghi così significativi mi ha segnato nel profondo. Questi tre giorni di scoperta mi hanno permesso di riflettere su come momenti di grande sofferenza e distruzione, quali guerre mondiali, foibe ed esodo degli italiani, siano stati davvero vissuti da persone reali. Una pagina di libro di storia non è paragonabile al racconto di vita di coloro che hanno vissuto queste vicende così lontane seppur vicine a noi e per questo la conoscenza di questi luoghi è stata senza dubbio toccante. Ulteriore stimolo è stata la possibilità di vivere questa esperienza con ragazzi di altre scuole a me coetanei con i quali c’ è stato un confronto diretto in questi tre giorni di convivenza. Sono grata quindi per l’opportunità regalatami da questo concorso e per il ricordo di un bellissimo viaggio che porterò sempre con me.” Aurora Gatti 5°F Liceo Linguistico

“Da studentessa posso affermare che progetti come quello del “Viaggio del Ricordo” sono ciò che rendono nell’effettivo indimenticabile l’esperienza scolastica: aprono infatti alla possibilità di fare scuola in un modo che va al di là dei semplici libri di testo e del programma. Ciò che ritengo sia stato di particolare impatto è stato ascoltare le testimonianze dirette dei discendenti di coloro che hanno vissuto tragedie come quella dell’esodo giuliano-dalmata. Sono quindi grata per aver avuto l’opportunità di prendere parte a questo viaggio, il quale ha rappresentato per me la possibilità di conoscere la storia italiana da un punto di vista che non sempre viene preso in considerazione”. Camilla Germondani 5°F Liceo Linguistico

“Abbiamo avuto l’opportunità di immergerci nella storia e sentirci più vicino a questa tragedia dello scorso secolo, tanto grave quanto sconosciuta fino a poco tempo fa. Come ci ha spiegato il presidente dell’Unione degli Istriani: ora tocca a noi diffondere la conoscenza di questi fatti e sensibilizzare chi ancora non conosce questa triste pagina del nostro Paese”. Giacomo Pierini 5°N Liceo Scientifico

“È stata un’esperienza molto toccante. Vivere la storia, camminare e scoprire i luoghi in prima persona ti fa veramente comprendere ció che si studia, spesso passivamente, solo sui libri. Soprattutto per quanto riguarda vicende che,come questa, sono rimaste fuori da essi e dimenticate troppo a lungo”. Elena Cesca 5°N Liceo Scientifico

Concludono le docenti accompagnatrici: “Il viaggio nei luoghi del ricordo è stato per me un bellissimo momento di approfondimento di fatti storici di cui siamo venuti a conoscenza solo recentemente. Un progetto molto coinvolgente per la presenza dei rappresentanti dell’Unione Istriani che ci hanno trasmesso le loro memoria storica e che hanno fatto da guida nei luoghi più importanti come la foiba di Basovizza e le città dell’Istria. Bellissimo progetto finanziato dalla Regione Marche e dall’Amministrazione del Comune di Macerata e realizzato sotto la guida degli insegnanti: la Prof.ssa Calistri, il Prof. Caggiano, il Prof. Farinelli e la Prof.ssa Capodaglio.” Prof.ssa Laura Ceresani del Liceo Linguistico.

“Voglio ringraziare tutti coloro che hanno dato vita a questo progetto e hanno permesso la sua realizzazione, ai colleghi insegnanti e agli studenti così attenti e desiderosi di apprendere, curiosi nella ricerca storica, perché la storia non è solo dei grandi personaggi ma è quella costruita, sofferta e vissuta dalla gente comune. Mi auguro che concorsi di tal genere possano ripetersi ed anche aumentare, vedere partecipare così attivamente ed entusiasticamente i nostri allievi dà senso al mio insegnamento”. Prof.ssa Roserita Calistri del Liceo Artistico